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dimissione

Dizionario di Medicina (2010)
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dimissione


L’atto con cui una istituzione ospedaliera fa uscire un paziente dopo una degenza. Nella pratica clinica, quando il malato viene dimesso riceve adeguate informazioni sia su quanto è stato effettuato durante la degenza sia sulle linee di condotta terapeutica (protocollo terapeutico) da seguire nel breve e medio termine. Il documento o lettera di d. in genere conteniene anche le date dei controlli che, se necessari, il malato deve eseguire (anche in day hospital) per gli opportuni aggiustamenti della terapia. In termini pratici è entrato in uso il termine di d. protetta, riferita alla necessità, per motivi organizzativi, di completare indagini diagnostiche di particolare complessità (risonanza magnetica, tomografia assiale computerizzata, ecc.) in un periodo immediatamente successivo a quello della d. dal reparto di degenza (in genere entro un mese). Il periodo di d. protetta, ai fini amministrativi, è contemplato nella gestione dei tempi e dei costi di degenza.

Vocabolario
dimissióne
dimissione dimissióne s. f. [dal lat. dimissio -onis (der. di dimittĕre «mandar via, licenziare»); nel sign. 1, sull’esempio del fr. démission]. – 1. Il dimettere o il dimettersi da un impiego, da una carica, da un pubblico ufficio; per...
dimissione protetta
dimissione protetta loc. s.le f. Il dimettere un paziente ricoverato in una struttura sanitaria, assicurandogli un’adeguata assistenza domiciliare. ◆ C’è molto da fare per esigere che i reparti ospedalieri utilizzino le «dimissioni protette»....
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