DIMOSTRAZIONE NAVALE
. Consiste in uno spiegamento di forze navali, effettuato per ordine di uno o più stati, in segno di avvertimento o di minaccia, nelle acque territoriali di un altro stato, con il quale si trova in pendenza una controversia internazionale; è quindi da considerarsi come un atto di coazione violenta fuori dello stato di guerra, ossia come una delle tante forme che assume la rappresaglia in tempo di pace. Può, di conseguenza, o limitarsi all'invio puro e semplice di unità navali nelle acque territoriali dello stato contro il quale la rappresaglia è diretta, o arrivare all'impiego della forza da parte di tali unità e all'occupazione anche cruenta d'isole, porti o tratti di spiaggia.
La dottrina è assai perplessa nel fissare i limiti di liceità giuridica di simili atti; autorevoli scrittori di diritto internazionale non dubitano però di affermare che, essendo ogni stato libero di ricorrere alla guerra per qualsiasi scopo e contro qualsiasi stato, conseguentemente ogni stato è anche libero di ricorrere per quasiasi scopo a questi mezzi di coazione, i quali sono un minus rispetto alla guerra. Mancando tuttavia esplicite norme giuridiche a disciplinarli, non è agevole stabilire la distinzione tra questi atti, specialmente quando vi sia impiego di forza armata, e la guerra propriamente detta. Può dirsi, comunque, che un'azione militare dovrà considerarsi bellica solo quando come tale è voluta dallo stato in nome del quale è eseguita; d'altra parte lo stato contro il quale l'azione militare è diretta, può sempre rispondere con una dichiarazione di guerra. In mancanza di norme giuridiche che disciplinino la rappresaglia in genere e la dimostrazione navale in specie, nello svolgimento dell'azione militare si applicano le norme internazionali di diritto bellico.
I casi di dimostrazioni navali in quest'ultimo cinquantennio sono stati numerosissimi. Ecco i principali: nel 1882 navi anglo-francesi si presentano nelle acque di Alessandria per tutelare i proprî interessi nella lotta fra i nazionalisti e il governo egiziano; nel 1886 navi inglesi occupano il porto di Corinto nel Nicaragua per obbligare il governo a pagare un'indennità per l'arresto di sudditi britannici; nel 1897 una squadra internazionale incrocia nelle acque di Creta e occupa Candia per la scottante controversia greco-turca; nel 1900 è inviata in Cina una squadra internazionale per rispondere alle violenze xenofobe dei Boxers; nel 1901 forze francesi occupano Mitilene per ottenere dalla Turchia l'esecuzione di alcuni impegni; nel 1902 una squadra anglo-italo-tedesca blocca le coste del Venezuela e bombarda il forte San Carlos per obbligare il governo a pagare un'indennità a nazionali danneggiati; nel 1914 forze degli Stati Uniti occupano Vera Cruz per ottenere riparazioni; nel 1923 forze italiane occupano Corfù (v. corfù).