DIN
È un'unità sensitometrica per le emulsioni fotografiche di recente introdotta presso fabbriche germaniche. La ragione di tale introduzione, che potrebbe sembrare inutile dato il discreto numero di unità sensitometriche già in uso nei diversi paesi, si basa sull'osservazione dell'inutilità di arrivare a considerare, nelle varie scale arbitrarie, annerimenti infinitesimi che nelle copie positive non sono percettibili. Quindi, per razionalizzare l'unità di sensibilità fotografica si è voluta tale unità che, a differenza delle altre, tiene giustamente conto del processo di stampa che segue comunemente quello di impressionamento del negativo. Essendosi notato che la densità di chiaroscuro (logaritmo dell'opacità) uguale a 0,1 è la minima che permetta una differenziazione di chiaroscuro su carta positiva, tale densità è stata appunto scelta per il Din come limite alla scala che del resto è anch'essa arbitraria. I gradi Din si esprimono con frazioni aventi 10 per denominatore. Ogni 30°/10 Din la sensibilità dell'emulsione fotografica raddoppia. Rispetto all'unità Scheiner, assai usata, si può ritenere grossolanamente che esista una relazione di questo genere:
Grado Scheiner − 10 − numeratore grado Din.