Uomo politico (Bologna 1886 - Milano 1966). Nazionalista, aderì al fascismo e fu deputato dal 1924, sottosegretario per le Corporazioni (1929-32), poi per la Stampa e propaganda (1935), ministro per la Cultura popolare (1936), ambasciatore presso la S. Sede (1939) e a Berlino (1940). Nella seduta del Gran consiglio del fascismo del 24 luglio 1943 votò a favore dell'ordine del giorno Grandi Ciano, e fu per ciò condannato a morte in contumacia dal tribunale fascista di Verona (11 genn. 1944). Ha scritto un volume di ricordi diplomatici: Due dittatori di fronte. Roma-Berlino 1939-1943 (1948).