BUZZATI Traverso, Dino (App. II, 1, p. 473)
Scrittore, morto a Milano il 28 gennaio 1972. Si è venuta via via confermando in B. una sua disposizione alla favola caricata di risvolti metafisici, al realismo magico avviato a personalissime soluzioni, oscillanti tra magico incanto e allucinato orrore, presentate come modalità compresenti al disotto dell'imperturbata superficie della realtà quotidiana. Sempre rilevabile l'analoga tendenza alla creazione di atmosfere colme di angoscia e di mistero - gli elementi che caratterizzano Il deserto dei Tartari - e, con essi, il ricorso all'ambientazione fittizia, alle scenografie astratte e stilizzate, il ritmo della narrazione pervaso di ansietà e di allarme che ha fatto parlare spesso di un kafkismo di B., mentre più probabile appare invece l'influenza di un contemporaneo surrealismo italiano caratterizzato da un simbolismo di volta in volta esoterico oppure eticamente impegnato. Tali caratteri, seppure insidiati dal rischio del reimpiego meccanico di situazioni e da un allegorismo di maniera, ispirano gran parte della produzione successiva a Il deserto dei Tartari: I sette messaggeri (1957), Paura alla Scala (1949), Il crollo della Baliverna (1957), Sessanta racconti (1958), Esperimento di magia (1958). La dimensione dell'elzeviro, ripetutamente sfiorata in alcuni dei racconti, domina invece le prose di In quel preciso momento (1950). Al romanzo B. tornava con Il grande ritraito (1960), in cui la suggestione metafisica che aveva caratterizzato la migliore produzione dello scrittore si convertiva nello stereotipo del romanzo fantascientifico a tesi; e con Un amore (1963) in cui l'autore si misura con il modello del romanzo psicologico aggiornato attraverso i moduli del monologo interiore. Successivamente B. tornava al racconto con Il colombre (1966) e Le notti difficili (1971), mentre tentava un collegamento del narrare attraverso la parola e l'immagine in Poema a fumetti (1969) e in I miracoli di Val Morel (1971). B. ha tentato anche la poesia, con Capitano Pic (1965), la narrativa per l'infanzia, con La famosa invasione degli orsi in Sicilia (1945), la prosa umoristica, con Il libro delle pipe (1945) e con Egregio signore, siamo spiacenti di... (1960), e il teatro con Piccola passeggiata, rappresentata a Milano nel 1942, Un caso clinico (1953), La fine del borghese (1968) ecc.
Bibl.: E. De Michelis, Narratori al quadrato, Pisa 1962; R. Bertacchini, D. Buzzati, in I Contemporanei, II, Milano 1963; R. Barilli, La barriera del naturalismo, ivi 1964; F. Gianfranceschi, D. Buzzati, Torino 1967.