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DINOMENIDI

di Paola Zancan - Enciclopedia Italiana (1931)
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DINOMENIDI

Paola Zancan

La famiglia dei Dinomenidi proveniva dalla piccola isola di Telo, presso Rodi. Di lì passò a Gela, in Sicilia. Particolare dignità le conferiva il sacerdozio di Demetra e Core, che era in essa ereditario. Un suo membro, Gelone figlio di Dinomene, già comandante della cavalleria durante la tirannide d'Ippocrate, successe a lui nel governo di Gela l'anno 491 a. C., e, riprendendo i piani di Ippocrate, riuscì a impadronirsi di Siracusa. Gelone aveva tre fratelli, Gerone, Polizelo e Trasibulo. Gerone, il maggiore fra essi, gli succedette nella signoria di Siracusa. Il terzogenito Polizelo deve essere premorto a Gerone. Alla morte di Gerone (466) il successore Trasibulo, il fratello più giovane del tiranno, fu combattuto dal partito che voleva erede al trono il figlio giovanetto di Gerone. Trasibulo dopo 11 mesi di governo dovette capitolare e fu esiliato a Locri, ove visse tranquillo come privato cittadino. A Siracusa la tirannide fu abbattuta. L'ultimo dei Dinomenidi, Dinomene figlio di Gerone, che ancora fanciullo il padre aveva fatto signore della colonia militare di Etna da lui fondata, fu una delle prime vittime della guerra nazionale dei Siciliani indigeni, sotto il re Ducezio, contro i Greci dell'isola (circa 451). Fra i Dinomenidi, fondandosi sui dati di Diodoro, il Beloch stabilisce la seguente eronologia: Gelone, tiranno a Gela (491-485); Gelone, tiranno a Siracusa (485-478); Gerone (478-466); Trasibulo (466-465).

Alla famiglia dei Dinomenidi probabilmente doveva la sua origine Gerone figlio di Ierocle, tiranno di Siracusa nel sec. III: come afferma Giustino e come c'induce a credere il ritornare dei nomi Gelone e Damarete nei figli di lui.

Bibl.: A. Holm, Storia della Sicilia nell'antichità, traduz. italiana, Torino 1896, I; E. Freeman, The History of Sicily, Oxford 1891-94; L. Pareti, Studi siciliani ed italioti, Firenze 1914, p. 28 segg.; J. Beloch, Griechische Geschichte, 2ª ed., II, ii, Strasburgo 1916, p. 162 segg.; K. Ziegler, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., s. 2ª, II, coll. 2496 segg., s. v. Σικελια.

Vedi anche
Trasibulo di Siracusa Figlio (sec. 5º a. C.) ultimogenito di Dinomene; preso il potere (466) si rese inviso ai Siracusani finché questi insorsero (465) e, alleatisi con Geloi, Agrigentini, Imeresi e Siculi, lo assediarono in Ortigia. T. allora si arrese ritirandosi come privato a Locri, e ponendo così fine alla tirannide ... Dinòmene 1. Tiranno di Gela tra la fine del 6º sec. a. C. e il 491: è il capostipite dei Dinomenidi (v.). 2. Nipote del precedente, figlio di Gerone I che lo designò, ancora bambino, re della città di Etna da lui fondata. Fu ucciso nel 451 a. C. circa. 3. Siracusano (3º sec. a. C.), partecipò all'uccisione del ... Teróne Tiranno di Agrigento (m. 472 a. C.), della famiglia degli Emmenidi; impadronitosi del governo della città (488), allargò i dominî di Agrigento verso Selinunte, Gela e Imera; donde la lotta che, alleato di Gelone di Siracusa (al quale aveva dato in moglie la figlia Damarete), condusse contro Terillo d'Imera ... Anàssila Tiranno di Reggio (494-476 a. C.); giunto al potere rovesciando l'oligarchia dominante, s'impadronì poi anche di Zancle (detta poi Messene), acquistando in tal modo il controllo della navigazione nello stretto. Fu vincitore nelle gare olimpiche e celebrato in un epinicio di Simonide.
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  • STRASBURGO
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  • IPPOCRATE
  • TIRANNIDE
  • DAMARETE
Altri risultati per DINOMENIDI
  • Dinomènidi
    Enciclopedia on line
    Antica potente famiglia di Gela in Sicilia, proveniente dall'isola di Telo presso Rodi. D. sono propriamente i quattro figli di Dinomene: Gelone, Gerone, Polizalo e Trasibulo, che signoreggiarono Siracusa dal 491 al 465 a. C. Dinomenide era probabilmente anche Gerone II di Siracusa.
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