Umanista portoghese (sec. 16º), nativo di Braga. È considerato, tra gli scrittori latinisti seguaci di F. de Sá de Miranda, il migliore poeta per la delicatezza delle espressioni e il vigore delle immagini. Studiò a Salamanca, Tolosa e Parigi; prof. nel collegio parigino di Santa Barbara e poi nel Collegio delle arti di Coimbra, nel 1550 fu destituito dall'insegnamento e denunciato al tribunale dell'Inquisizione per sospetto di luteranesimo. Tra le sue opere, in versi o in una prosa elegante e senza eccessiva retorica: Commentarius de rebus a Lusitanis in India apud Dium gestis anno salutis nostrae 1546 (1548); Oratio in laudem nuptiarum Ioannis ac Ioannae illustrissimorum principum (1553); Opuscola aliquot in laudem Ioannis tertii (1558); Orationes variae (1558); Epodon sive jambicorum carminum libri tres (1565), dedicato al re Sebastiano.