ATANAGI, Dionigi
Nato a Cagli (1510?), visse poveramente, adattandosi a fare l'editore di opere altrui e di raccolte (Lettere..., Rime...). Competente, specie in fatto di lingua, ebbe molti libri a rivedere, fra cui l'Amadigi di B. Tasso. Compose rime varie, sacre e amorose, un Ragionamento de la eccellenzia e perfezion de la istoria (1559), una Vita d'Irene da Spilimbergo (1561), che parve al Giordani, ed è, un gioiello d'affetto e di stile; e sull'esempio del suo protettore C. Tolomei diede qualche saggio di poesia nuova (barbara). Morì nel 1573.
Un suo fratello, Monaldo, fu buffone alla corte d'Urbino, e lasciò un libro di memorie, che giungono al 1564.
Bibl.: G. Mazzuchelli, Scrittori d'Italia, s. v.; Biblioteca Picena, Osimo 1790; A. Tarducci, L'Atanagi da Cagli, Cagli 1904; E. Liburdi, Irene da Spilimbergo e l'Atanagi da Cagli, in Picenum, Roma, ottobre-novembre 1915; L. Manicardi, in Giorn. stor. d. lett. italiana, XC (1927), p. 92 segg. Per Monaldo: G. Zannoni, in Nuova Antologia, 1° luglio 1859.