Dionisio Academico
Come tale è nominato in Cv II XIII 5, dove D. dice che la generazione sostanziale è ritenuta da tutti i filosofi effetto dei cieli, ma mentre alcuni la ritengono da li motori, altri invece da esse stelle, spezialmente l'anime umane, sì come Socrate, e anche Plato e Dionisio Academico.
La dossografia, come ha mostrato il Nardi (Saggi di filosofia dantesca, Firenze 19672, 57, 64-68), deriva direttamente da Alberto Magno il quale affermava (Somm. et vigil. III I I 8): " Plato autem et Socrates praeceptor eius, sed et illius praeceptor, in philosophia Dyonisius Academiae, praecipuus Stoicorum, dicunt concorditer omnes a comparibus stellis animas descendisse" (cfr. anche Spir. et respir. I 1, dove parla di " Dyonisium Platonis doctorem ", e Intellect. I I 4).
Di Dionisio maestro di Platone aveva già parlato Apuleio nel De Dogmate Platonis (I 2): " [Plato] Doctores habuit in prima litteratura Dionisium, at in palaestra Aristonem Argis oriundum " (= Giovanni di Salisbury Policrat. VII 5; v. anche Scholia in Lucani Bellum Civile, ed. H. Husener, I, Lipsia 1869, comm. a X 180). Non è improbabile una contaminazione con lo stoico Dionisio di Eraclea, di cui parla Cicerone (Acad. II XXII 71, Fin. V XXXI 91, Tusc. II XXV 60, III IX 18). Peraltro, di un " Dyonisius stoicus " dice Isidoro in Etym. VIII VI 19.
Comunque D. cita il nome del filosofo senza altra consapevolezza che l'auctoritas di Alberto Magno. Del tutto infondata, dunque, l'identificazione di Dionisio Accademico con lo pseudo-Dionigi Areopagita.