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BARṢALIBHT, Dionisio

di Giuseppe Furlani - Enciclopedia Italiana (1930)
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BARṢALIBHT, Dionisio

Giuseppe Furlani

Il più fecondo scrittore siriaco giacobita del sec. XII. Il suo vero nome è Giacomo, che egli cambiò in quello di Dionisio quando divenne vescovo. Nacque a Malaṭyah sull'Eufrate superiore. Nell'anno 1154 fu consacrato da parte del patriarca Michele I alla sede metropolitana di Amidh (Amida) in Mesopotamia. Morì nel 1171.

Egli fu un provetto teologo e un buon compilatore; mancò del tutto d'originalità, qualità rarissima presso gli scrittori siri, ma i suoi scritti dimostrano una certa facilità e chiarezza di stile, ciò che comprova aver egli ben conosciuto le materie trattate.

Scrisse lunghi commenti ai libri dell'Antico e del Nuovo Testamento, per la compilazione dei quali si valse tanto degli scrittori siri quanto di quelli greci: Efrem, Crisostomo, Cirillo d'Alessandria, Mosè bar Kēphā e Giovanni di Dārā.

Compose anche lunghi trattati contro gli eretici e i miscredenti; polemizzò contro gli ebrei e i musulmani. Abbiamo di lui ancora trattati di argomento liturgico, epistole e omelie, e un commento alla logica aristotelica, il quale tratta dell'Introduzione di Porfirio e dell'Organo di Aristotele.

Bibl.: A. Baumstark, Gesch. der syrischen Lit., Bonn 1922, pp. 295-298; R. Duval, Littérature syriaque, 3ª ed., Parigi 1907, indice.

Vedi anche
Dionigi l'Areopagita Ateniese del 1º sec., che s. Paolo (Atti 17, 34) converte con il discorso all'Areopago; identificato, dal 9º sec., con Dionigi di Parigi. n Sotto il nome di D. l'Areopagita (la prima attribuzione in questo senso è in Severo di Antiochia, nel secondo decennio del 6º secolo) vanno degli scritti composti ... santo Giovanni Crisòstomo Padre della Chiesa, il più celebre degli oratori sacri (Antiochia fra il 344 e il 354 - Comana, Cappadocia, 407). Educato con gran cura presso il retore Libanio e nella religione cristiana dal vescovo Melezio e da Diodoro di Tarso, condusse per qualche tempo vita ascetica, come monaco e quindi anacoreta, ... Sabèllio Eretico (sec. 3º), uno dei maggiori rappresentanti della dottrina teologica detta monarchianismo. Scomunicato da papa Callisto, ebbe successo nella Pentapoli di Cirenaica, tanto che in Oriente quella dottrina viene indicata come sabellianismo. Stéfano I papa, santo Romano (m. Roma 257); successo a Lucio I (254), pontificò in un periodo di grande importanza per la Chiesa di Roma a causa della controversia con la Chiesa africana. Sulla condotta da tenere verso i lapsi, S. fu in contrasto con s. Cipriano, sostenitore di una maggiore severità; la controversia si aggravò ...
Tag
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Altri risultati per BARṢALIBHT, Dionisio
  • Dionìsio papa, santo
    Enciclopedia on line
    Successore di Sisto II, romano di nascita, resse la Chiesa dal 22 luglio 259 al 26 dic. 268, nel tranquillo periodo dell'impero di Gallieno. Di lui è celebre il carteggio con Dionigi d'Alessandria, sulla dottrina della Trinità contro Sabellio, che negava la reale distinzione delle Tre Persone, e contro ...
Vocabolario
dionìṡio
dionisio dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e...
dionìṡie
dionisie dionìṡie s. f. pl. [dal gr. (τὰ) Διονύσια, lat. Dionysia]. – Antiche feste in onore di Diòniso (o Bacco), che si celebravano in tutto il mondo greco, e soprattutto nell’Attica, con processioni, rappresentazioni drammatiche e gare...
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