DIONYSIOS (Διονύσιος)
5°. - Artista di Alessandria, probabilmente scultore, figlio di Herakleides, del IlII sec. a. C. circa. Il suo nome appare su una base proveniente da Termesso (Pisidia) che presenta in rilievo una scena di sacrificio dinanzi al simulacro di Giove Solimense. Sulla base sta anche la dedica da parte del sacerdote Otanis Motos e la firma di D. in caratteri diversi da quelli dell' iscrizione dedicatoria; il nome è seguito dall'indicazione ἐχρύσωσεν, che, secondo l'Herbedey, non indica l'azione del dorare una statua, ma esclusivamente le corna della vittima pronta per il sacrificio.
Bibl.: Tituli Asiae Minoris, III, fasc. I, 26; C. Lanckoronski, Städte Pamphyliens u. Pisidiens, II, Vienna 1892, p. 48, fig. 7; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, Suppl. III, 1918, c. 337, s. v.; Suppl. Ep. Gr., VI, 1932, 629.