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DIOSCURIADE

di Giuseppe Corradi - Enciclopedia Italiana (1931)
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DIOSCURIADE (Διοσκουριάς, Dioscurias o Dioscorias)

Giuseppe Corradi

Fu una colonia di Mileto, fondata all'estremità orientale del Ponto Eusino presso il Caucaso, alla foce del fiume Antemunte, al nord della Colchide. La leggenda collegava la sua fondazione con la spedizione degli Argonauti, e l'attribuiva ai Dioscuri. Dioscuriade serviva come mercato alle tribù barbariche dell'interno, che parlavano lingue o dialetti assai diversi, sicché era necessario per gli scambî un grande numero d'interpreti. Nel 66 a. C. vi si acquartierò Mitridate re del Ponto, inseguito da Pompeo. La città al tempo di Plinio era in rovina. Dall'età augustea prese il suo posto la nuova città di Sebastopoli, che Agrippa pone a 100 miglia di distanza dal Fasi. Al tempo di Giustiniano sono ricordati in quella regione i due castelli di Pitiunte e di Sebastopoli, distanti due giorni di marcia l'uno dall'altro. A Sebastopoli, secondo una tradizione, si sarebbe recato l'apostolo S. Andrea. Se ne hanno monete del tempo di Mitridate. Il nome di Dioscuriade sembra sopravvivere in quello del capo Isgaur.

Bibl.: Th. Reinach, Mithridate Eupator, roi de Pont, Parigi 1890, pp. 223, 289, 395; B.V. Head, Hist. Num., 2ª ed., Oxford 1911, p. 495; Tomaschek, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V, col. 1123 segg.

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