DIOSCURIDE di Samo (Διοσκουρίδης Σάμιος)
Mosaicista vissuto in tarda epoca diadochea, o forse meglio in età greco-romana; nulla si sa di lui da fonti letterarie.
La patria di Dioscuride ci è resa nota dalla firma ch'egli appose a due quadretti di mosaico molto fine che furono trovati a Pompei e ora sono nel Museo Nazionale di Napoli. L'uno rappresenta una scena comica, o un concerto musicale eseguito da tre persone, portanti sul volto maschere comiche; l'altro una scena di banchetto (o consultazione d'una fattucchiera?), cui partecipano tre donne, anch'esse con maschere comiche. Poiché non consta che a Samo fiorisse una speciale scuola di mosaicisti, la cui arte sembra soprattutto fiorita in Alessandria, l'etnico indica forse non altra cosa che il fatto strettamente personale, cioè il luogo di nascita, casuale rispetto alla storia dell'arte, di questo graeculus artefice.
Lo stile di questi mosaici è però importante, giacché tanto i soggetti, che non hanno nulla di specificamente romano, e convengono al mondo greco-orientale di età diadochea, quanto la mancanza di prospettiva aerea e la predilezione per il fondo a parete unita con esclusione d'indicazioni paesistiche, persuadono che essi siano copie o derivazioni di quadretti su tavola greci di età diadochea.
Bibl.: Ruesch, Guida del Museo Naz. di Napoli, nn. 167 e 169; E. Pfuhl, Malerei und Zeichnung der Griechen, Monaco 1923, pag. 849 segg.