diretto
dirètto [agg. Der. del part. pass. directus del lat. dirigere "costringere in una determinata direzione", comp. di dis- peggiorativo e regere "reggere"] [LSF] In contrapp. a indiretto, di ente legato a un altro da una relazione non mediata. ◆ [ELT] Accoppiamento d.: quello fra due o più circuiti che hanno uno o più elementi in comune. ◆ [CHF] Legame d.: il legame covalente chiamato anche così perché esplica la sua azione secondo direzioni preferenziali lungo le quali la forza di legame presenta valori più elevati che nelle altre. ◆ [ASF] Moto d.: il moto di un corpo celeste, in partic. di un pianeta, quando esso avviene nello stesso senso in cui il Sole si muove apparentemente sull'eclittica, cioè da ovest verso est (verso antiorario). ◆ [ANM] Proporzionalità d.: quella nella quale una grandezza cresce al crescere di un'altra, alla quale si dice che è proporzionale, il rapporto fra incrementi corrispondenti restando costante. ◆ [OTT] Raggio d.: quello che proviene direttamente da una sorgente luminosa, contrapp. a raggio riflesso e simili. ◆ [ALG] Senso, o verso, d.: per un uso derivato dal-l'astronomia (v. sopra: Moto d.), lo stesso che senso antiorario. ◆ [ALG] Somma d.: degli spazi vettoriali V₁, ...,Vn, è lo spazio vettoriale V, denotato con il simbolo V₁⊕V₂⊕...⊕Vn, tale che ogni vettore v∈V si possa esprimere nella forma v₁+...+ vn, con v₁∈V₁, ...,vn∈Vn e inoltre che questa rappresentazione sia unica; se gli spazi V₁, ...,Vn, hanno dimensioni rispettiv. d₁, ..., dn, la dimensione di V è uguale a d₁+...+dn. ◆ [ALG] [ANM] Teorema, o problema d.: → inverso.