disaggio
Costo a carico delle aziende che, nella ricerca di fonti di finanziamento, decidono di emettere prestiti, in particolare obbligazionari, sotto la pari (➔); le imprese lo fanno per favorire la collocazione sul mercato dei prestiti obbligazionari e invogliare i potenziali acquirenti. Il d. è dato dalla differenza tra il valore nominale del prestito (che solitamente coincide con quello di rimborso) e il valore di emissione. Per es., si assuma che un’azienda emetta 10.000 obbligazioni del valore nominale di 10 euro ciascuna e che tale emissione avvenga sotto la pari e quindi a un prezzo di emissione inferiore al valore nominale; si supponga che in questo caso il prezzo unitario di emissione sia di euro 9,50. Il valore nominale dell’intero prestito ammonta a 100.000 euro (10.000 obbligazioni × 10 euro), mentre quello di emissione è pari a 95.000 euro (10.000 obbligazioni × 9,50 euro). Di conseguenza, il d. di emissione è pari a 5000 euro (100.000 − 95.000). Ipotizzando che l’azienda preveda di rimborsare il prestito obbligazionario nell’arco di 10 anni, la perdita di emissione deve concorrere alla formazione del reddito di tutti i 10 esercizi e la quota di competenza di ciascuno di essi ammonta a 500 euro (5000 : 10 anni).