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disarmo

di Stefano De Luca - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
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disarmo

Stefano De Luca

Riduzione o eliminazione delle armi belliche

La questione del disarmo si è imposta nel Novecento, un secolo che ha visto uno sviluppo senza precedenti delle armi belliche e lo scatenarsi di due guerre mondiali. Essa ha dato luogo a una serie di accordi internazionali il cui scopo è di ridurre il numero delle armi esistenti oppure di proibirne la produzione, l'uso e il commercio. Gli accordi più importanti riguardano le armi atomiche, quelle chimiche e le mine antiuomo

Dalla Società delle Nazioni all'ONU

Nel primo dopoguerra, sotto la spinta della Società delle nazioni (l'antenata dell'ONU), furono avviati alcuni tentativi di riduzione delle armi, che tuttavia fallirono in seguito al riarmo della Germania attuato da Adolf Hitler.

Dopo la Seconda guerra mondiale, con l'invenzione delle armi atomiche, la questione del disarmo divenne decisiva e l'ONU diventò la sede privilegiata per il raggiungimento di accordi internazionali. Tali accordi ebbero come protagonisti principali le due superpotenze, Stati Uniti e Unione Sovietica, che guidavano i due grandi blocchi in cui si era diviso il mondo dopo il 1945. Con la disgregazione dell'URSS, nel 1992, finì il timore di un conflitto nucleare tra le due grandi superpotenze, ma le tensioni si spostarono altrove, soprattutto in Medio Oriente e nel mondo arabo.

La questione dei missili nucleari

Il principale oggetto delle trattative tra Stati Uniti e URSS furono i missili intercontinentali, la cui lunga gittata (5.500 km) costituiva una devastante minaccia reciproca. Nel 1972 fu raggiunto un primo accordo (SALT I), che riduceva il numero dei missili ma non impediva il loro 'perfezionamento' (e infatti di lì a poco videro la luce i missili a testata nucleare multipla). Nel 1979 fu firmato il SALT II, ma il Congresso americano si rifiutò di ratificarlo come ritorsione per l'invasione sovietica dell'Afghanistan.

Nel frattempo il Patto di Varsavia aveva raggiunto, in Europa, la superiorità nel settore delle armi convenzionali e aveva schierato una serie di nuovi missili, gli SS-20; la NATO rispose, a partire dal 1983, schierando i missili Pershing-2 e Cruise. Con l'ascesa al potere in URSS di Michail S. Gorbačëv si giunse a un accordo (1987) che prevedeva lo smantellamento di tutti i missili presenti in Europa e la distruzione di quelli a lunga gittata. Lo scioglimento del Patto di Varsavia (1991) e la fine dell'URSS mutarono completamente il quadro politico-militare: fu così possibile firmare gli accordi START I (1991) e START II (1993), che prevedevano una forte riduzione dei missili e la completa eliminazione di quelli a testata multipla.

Sperimentazione e diffusione delle armi atomiche

Un altro aspetto importante del disarmo atomico è quello che riguarda gli esperimenti nucleari. Nel 1963 fu sottoscritto un trattato che proibiva di effettuarli nell'atmosfera e nei mari, che però non fu firmato da Cina e Francia (quest'ultima effettuò da allora oltre 40 test nucleari presso l'atollo di Mururoa, nell'Oceano Pacifico). Nel 1996 si è giunti al bando totale dei test nucleari, questa volta sottoscritto anche da Cina e Francia.

Molto importanti furono i trattati per la non-proliferazione delle armi atomiche, che ne vietavano il commercio: nel 1968 fu firmato un primo accordo con durata di 25 anni, non sottoscritto, però, da Cina, Israele, India e Pakistan. Nel 1995 tale accordo è stato sottoscritto anche da altri paesi (Cina inclusa) e la sua durata è stata estesa a tempo indefinito. I pericoli maggiori vengono oggi da piccoli paesi che possiedono l'arma atomica (come la Corea del Nord) e soprattutto dalla possibilità che se la procurino, magari in forma rudimentale, anche gruppi terroristici.

Armi chimico-batteriologiche e mine

Nel 1993 è stata firmata una Convenzione che vietava il possesso, l'acquisto, la produzione, il commercio e l'uso delle armi chimiche e impegnava gli Stati firmatari a distruggere entro 10 anni quelle che possedevano. Anche in questo caso il pericolo maggiore, allo stato attuale, viene dalla possibilità che gruppi terroristici entrino in possesso di armi chimico-batteriologiche.

Nel 1997, 135 paesi hanno firmato la Convenzione di Ottawa, che vieta di usare, conservare, produrre ed esportare le mine antiuomo; essa prevedeva anche la distruzione completa delle mine esistenti entro 4 anni e lo sminamento di tutte le aree interessate entro 10 anni. Purtroppo la realtà rimane spesso lontana da tali obiettivi.

Vedi anche
NATO Sigla dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (in inglese, North Atlantic Treaty Organization). Società delle Nazioni Società delle Nazioni Unione di Stati istituzionalizzata (Organizzazioni internazionali), il cui atto costitutivo (Covenant o Patto della SdN), incorporato nei trattati conclusivi della prima guerra mondiale, entrò in vigore il 10 gennaio 1920. Fu il primo ente internazionale con fini politici generali. ... Armi nucleari Le armi cui si applica la tecnologia nucleare rientrano nella nozione di armi di distruzione di massa. Al riguardo il principale pilastro del regime internazionale di non proliferazione è costituito dal Trattato contro la proliferazione degli armamenti nucleari del 1968 (NPT, Non Proliferation Treaty). ... Organizzazione delle Nazioni Unite L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) è un’unione di Stati a competenza generale e a vocazione universale, fondata nel 1945. Suoi obiettivi, elencati all’art. 1 della Carta delle Nazioni Unite, sono: mantenere la pace e la sicurezza internazionale (Sicurezza collettiva); sviluppare relazioni amichevoli ...
Indice
  • 1 Dalla Società delle Nazioni all'ONU
  • 2 La questione dei missili nucleari
  • 3 Sperimentazione e diffusione delle armi atomiche
  • 4 Armi chimico-batteriologiche e mine
Categorie
  • DIRITTO COMUNITARIO E DIRITTO INTERNAZIONALE in Diritto
Vocabolario
disarmo
disarmo diṡarmo s. m. [der. di disarmare]. – 1. L’operazione di disarmare e il risultato: procedere al d. dei prigionieri; iniziare il d. di una fortezza. Più comunem., limitazione o abolizione degli armamenti bellici: campagna, propaganda...
disarmamento
disarmamento diṡarmaménto s. m. [der. di disarmare]. – Forma non più in uso per disarmo.
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