• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

discarica

Dizionario di Economia e Finanza (2012)
  • Condividi

discarica


Immissione di acque e rifiuti solidi o liquidi, provenienti da abitazioni civili o da manifatture o fabbriche, in determinati punti del suolo o del sottosuolo o delle reti acquee.

Normativa

Il nucleo fondamentale della legislazione delle d. è costituito dal Testo Unico delle leggi sanitarie (TU, r.d. 1265/1934), cui sono seguite le leggi antinquinamento (➔ inquinamento) del 1976 (l. 319/1976), del 1979 (l. 650/1979), del 1982 (d.p.r. 915/1982) e la delibera 52/1984 del Comitato interministeriale di cui all’art. 5 del d.p.r. citato. La materia è stata interamente riformata dal d. legisl. 22/1997 (cosiddetto decreto Ronchi), legge quadro del settore dei rifiuti, e dal d. legisl. 36/2003, che recepisce la direttiva europea 1999/31/CE relativa alle d. dei rifiuti.

La d. in mare di idrocarburi o di altre sostanze nocive all’ambiente marino è regolata dalla l. 979/1982 e dalla l. 394/1991, contenenti disposizioni per la difesa del mare.

Discarica controllata

È una tecnica di smaltimento dei rifiuti solidi urbani che, attraverso la compattazione dei rifiuti stessi in strati e il ricoprimento con terra o altro materiale idoneo, consente di gestire, nel rispetto della normativa, le d. pubbliche (luoghi adibiti allo scarico, e spesso anche all’eliminazione, dei rifiuti solidi). La delibera 52/1984 del Comitato interministeriale individuava 3 categorie di d. controllate: d. di prima categoria (per rifiuti solidi urbani, per rifiuti speciali assimilabili agli urbani, per fanghi derivanti da impianti di depurazione dei liquami civili); d. di seconda categoria (tipo A: per rifiuti speciali inerti; tipo B: per rifiuti speciali tossici e nocivi che, alle prove di cessione, diano un eluato nei limiti della tabella A della l. 319/1976; tipo C: per tutti i rifiuti tossici e nocivi a eccezione degli infiammabili, liquidi, ospedalieri); d. di terza categoria (per rifiuti particolarmente tossici). ●  Il d. legisl. 36/2003 introduce una nuova classificazione, che prevede d. per rifiuti inerti, d. per rifiuti non pericolosi e d. per rifiuti pericolosi. Secondo le direttive precisate nel decreto Ronchi e nel d. legisl. 36/2003, è consentito smaltire in d. solo rifiuti inerti, di cui sia stata ridotta o neutralizzata la componente biodegradabile attraverso pretrattamenti di bioessicazione (processo di riduzione dell’umidità del rifiuto in seguito a un trattamento di essiccazione della frazione organica putrescibile in esso contenuta) e di biostabilizzazione (processo di riduzione dell’umidità del rifiuto ottenuta mediante biossidazione della sostanza organica putrescibile in esso contenuta).

A seconda delle caratteristiche topografiche, geologiche e idrogeologiche dei terreni disponibili allo scopo, sono attuabili 3 tipi di d. controllata: a trincea, a rampe, a dispersione areale. In ognuna di esse, i rifiuti vengono degradati dai microrganismi del terreno a composti stabili. I rifiuti smaltiti in d. attraverso questo processo di degradazione danno origine a due tipologie di prodotti, che devono essere a loro volta controllati e smaltiti: percolati (liquame, che si forma quando 1’acqua passa attraverso i rifiuti) e biogas (gas biologico, che si sviluppa dalla decomposizione dei rifiuti). Il controllo della diffusione dei prodotti della biodegradazione richiede la presenza di barriere a bassa permeabilità. Tali barriere possono essere di origine naturale, cioè costituite da livelli di terreno contenenti argilla, già presenti in loco oppure appositamente collocati e compattati. Spesso, però, il materiale argilloso non è disponibile e si deve ricorrere a barriere impermeabili artificiali, che possono agire da sole o in aggiunta al terreno argilloso.

discarica
discarica

Vedi anche
rifiuto Qualunque materia solida o liquida scarto di un processo, di provenienza domestica, agricola o industriale. I r. sono classificati secondo l’origine in r. urbani (interni ed esterni) e r. speciali (divisi, a loro volta, in r. pericolosi e r. non pericolosi). Negli ultimi decenni la produzione di r. è ... suolo Superficie del terreno, in particolare, lo strato più superficiale di esso, formatosi in seguito all’alterazione del substrato roccioso per successive azioni fisiche, chimiche, biologiche da parte di agenti esogeni e degli organismi che vi si impiantano. È oggetto di studio della pedologia. La formazione ... inquinamento Contaminazione di un qualsiasi ambiente o mezzo, a opera di batteri o altri agenti, in particolare rifiuti di produzioni industriali. Ecologia Generalità e classificazioni L’espressione i. ambientale indica la presenza in un determinato luogo limitato o circoscritto di una o più sostanze estranee, dette ... cadmio Elemento chimico, di simbolo Cd, numero atomico 48, peso atomico 112,41 di cui sono noti gli isotopi stabili 10648Cd, 10848Cd, 11048Cd, 11148Cd, 11248Cd, 11348Cd, 11448Cd, 11648Cd. Caratteristiche Il c. appartiene, insieme a zinco e mercurio, al gruppo II B del sistema periodico. Il suo nome deriva ...
Tag
  • RIFIUTI SOLIDI URBANI
  • BIODEGRADAZIONE
  • IDROCARBURI
  • ARGILLA
  • AREALE
Altri risultati per discarica
  • discàrica
    Enciclopedia on line
    discàrica Luogo adibito allo scarico (e spesso anche all'eliminazione) dei rifiuti solidi urbani. Con d. controllata si intende la tecnica di smaltimento dei rifiuti solidi urbani che, attraverso la compattazione dei rifiuti stessi in strati e il ricoprimento con terra o altro materiale idoneo, consente ...
Vocabolario
discàrica
discarica discàrica s. f. [der. di discaricare]. – 1. Nei traffici marittimi, l’insieme delle operazioni necessarie per rimuovere dalla stiva di una nave mercantile il carico, le merci trasportate. 2. concr. Nell’industria mineraria, l’insieme...
discàrico
discarico discàrico s. m. [der. di discaricare] (pl. -chi). – 1. In senso proprio, forma meno com. di scarico. Nel linguaggio comm., fare il d., registrare l’uscita di merci dal luogo in cui si trovavano. 2. fig. Discolpa, sgravio, giustificazione:...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali