discente
Le occorrenze di questo termine sono, sia in prosa che in verso, nel significato generale di " colui che impara ", come in Cv II I 5 ad utilitade di loro e di loro discenti, e IV XVII 12, dove troviamo una bella annotazione didattica: in ciascuna dottrina si dee avere rispetto a la facultà del discente, e per quella via menarlo che più a lui sia lieve. Nel significato più specifico di " apprendista " di un'arte o mestiere, in Cv IV IX 10 e 13.
Nel significato più generale il termine è presente nella Commedia, in If XI 104, e nel passo di Pd XXV 64, che descrive la concentrazione e la tensione di D. che deve esser sottoposto all'esame sulla speranza: Come discente ch'a dottor seconda / pronto e libente in quel ch'elli è esperto / ... diss'io.