disco
disco [Der. del lat. discus, dal gr. dískos, da diskeín "lanciare"] [LSF] Oggetto o dispositivo circolare e non molto spesso, simile all'attrezzo dell'atletica. ◆ [ALG] Lo stesso che cerchio aperto, cioè l'insieme dei punti di un piano aventi distanza minore di un valore assegnato da un determinato punto (centro del d.). ◆ [GFS] Denomin. di varie apparenze luminose atmosferiche, spec. nel fenomeno degli aloni: d. anteliaco (o antelio), d. antiselenico (o antiselene), d. pareliaco (o parelio), d. paraselenico (o paraselene), ecc.: v. ottica atmosferica: IV 358 d. ◆ [STF] [OTT] D. cromatico: lo stesso che d. di Newton (→ Newton, Isaac). ◆ [ASF] D. di accrescimento: → accrescimento. ◆ [ELT] D. di carico: nella radiotecnica, d. metallico posto alla sommità di un'antenna verticale per aumentarne la capacità elettrica e quindi la lunghezza d'onda propria. ◆ [ELT] [INF] D. di memoria: in sistemi informatici, memoria magnetica costituita da un d. di materiale magnetizzabile, nel quale le informazioni sono immesse, prelevate e cancellate mediante appositi elettromagneti (testine di scrittura e di registrazione); si hanno d. non asportabili, o fissi (→ hard disk) e d. asportabili (→ floppy disk). ◆ [ELT] D. fonografico: d. costituente il supporto di informazioni sonore nel sistema discografico, o fonografico, di registrazione sonora: → discografia. ◆ [ASF] D. di una galassia: v. Galassia: II 804 d. ◆ [ASF] D. interno della Galassia: v. astronomia galattica: I 226 e. ◆ [ELT] [INF] D. magnetoottico: → magnetoottico. ◆ [ELT] [INF] D. ottico: in sistemi informatici, tipo di memoria costituito da un d. sul quale le informazioni sono scritte mediante un dispositivo laser e lette mediante un dispositivo elettroottico. ◆ [ASF] D. stellare: v. Galassia: II 804 e. ◆ [ANM] Algebra del d.: v. algebre di operatori: I 94 d.