disconfiggere
Vale più che " sconfiggere " (Tommaseo, Dizionario); nel valore traslato di " distruggere ", solo in Vn XVI 5 cotale veduta [di Beatrice] non solamente non mi difendea, ma finalmente disconfiggea la mia poca vita (cfr. § 10 13-14 uno tremoto, / che fa de' polsi l'anima partire).
Il verbo è abbastanza frequente nelle prose ‛ romanzesche ' del Trecento: v. Conti di antichi cavalieri: " Guilielmo fu desconficto e la gente sua tucta fu morta e presa " (Monaci, Crestomazia 485); Tesoro versificato (ibid., p. 564) 100 " [Cicero] vinse et disconfisse quella coniuragione "; Fatti di Cesare (ediz. Banchi, Bologna 1863, 55): " li Bretoni furo disconfitti ".