discordare
Costantemente costruito con la preposizione ‛ da ', ha per soggetto il giudizio o chi lo esprime, e vale " dissentire ", " contrastare ", come in Cv I XII 3 s[crive] Tullio in quello De Amicitia, non discordando da la sentenza del Filosofo; così in IV XXIX 5. Avendo per soggetto la cosa che porta in sé la differenza, vale " essere diverso ", come in Cv III X 1 secondo l'apparenza, discordante dal vero per infertade de l'anima, e, nella forma pronominale, in I IV 4 da la quale [fama]... si discorda lo imperfetto giudicio; IX 5 la veritade si discorda da l'apparenza, e III X 5, IV II 4. In I V 9 crederebbero la loro cittade essere occupata da gente strana, per la lingua da loro discordante, il rapporto tra lingua moderna e persona antica suggerisce il significato di " estranea ", " sconosciuta ".
Nelle due attestazioni in poesia si riferisce a un rapporto fisico, significando la distanza, in Pg XXXIII 89 veggi vostra via da la divina / distar cotanto, quanto si discorda / da terra il ciel che più alto festina, dove alcuni spiegano " è distante ", altri " si allontana " (Torraca, Sapegno), ed è comunque evidente il legame con la fonte biblica (" sicut exaltantur caeli a terra, sic exaltatae sunt viae meae a viis vestris ", Is. 55, 9; " secundum altitudinem caeli a terra ", Ps. 102, 11). Significa la contrapposizione, in Pd IX 85 La maggior valle in che l'acqua si spanda/... tra ' discordanti liti contra 'l sole / tanto sen va, che... (ma il Tommaseo pensa a un contrasto meno esterno: " Liti d'Europa e d'Africa discordanti per fede, per costumi, per armi ", e cita Aen. IV 628 " litora litoribus contraria "; lo segue il Porena: " discordanti per popoli e per religione "; meno convincente il Pietrobono, per il quale " le sponde... seguono ciascuna un diverso cammino tra l'Europa e l'Africa ").