discordia
" Dissenso ", " divisione degli animi ", che in If VI 63 e dimmi la cagione / per che l'ha tanta discordia assalita, è intesa proprio nel senso attivo di " ostilità " e di lotta, come si chiarisce nella risposta che a questo interrogativo dà Ciacco: superbia, invidia e avarizia sono / le tre faville c'hanno i cuori accesi (vv. 74-75: si apre, qui, una generica denunzia dei mali che affliggono Firenze: quasi preludio alle indicazioni che verranno dai colloqui con Farinata, Brunetto Latini e i tre Fiorentini, nei canti X, XV, XVI).
In Cv IV IV 3 discordie e guerre conviene surgere intra regno e regno, significa i contrasti da cui si generano le guerre (vedi appresso queste guerre e le loro cagioni, § 4), mentre in I III 9 e con concordia e con discordia di coscienza, indica un atteggiamento soggettivo: all'esagerazione della fama la coscienza è disposta a consentire e dissentire.