Discorsi alla nazione tedesca
(Reden an die deutsche Nation) Opera (1808) di J.G. Fichte in cui sono raccolti i testi di una serie di discorsi pronunciati durante l’inverno 1807-08, nell’Accademia di Berlino. È il periodo della sconfitta della Prussia per opera dell’armata di Napoleone, e Fichte esorta la «nazione tedesca» alla rigenerazione degli spiriti e alla rinascita nazionale della Germania oppressa e divisa. I forti toni di condanna del liberalismo pedagogico («la moralità dell’allievo si ottiene mediante il timore») convergono con il centrale richiamo all’identità tedesca; «la lingua germanica», considerata unica «lingua vivente», è lo strumento per il recupero dell’identità originaria della «nazione» e per l’organizzazione etico-politica della sua rinnovata forma di unità. Sulla base della propria filosofia della storia, Fichte avverte come necessaria l’uscita dall’«epoca presente», segnata dalla rivolta contro l’autorità e la ragione, in vista della realizzazione di un «mondo nuovo».