DISCORSO INDIRETTO
Il discorso indiretto comporta una riformulazione delle parole o delle frasi proprie o altrui. Si può presentare come proposizione➔oggettiva o ➔interrogativa indiretta
– sia esplicita
Giulio Cesare disse che il dado era stato tratto
Gli chiese che cosa stesse facendo
– sia implicita
Steve Jobs ha esortato tutti a essere affamati, a essere folli
Gli domandai cosa fare
Nel passaggio dal discorso diretto a quello indiretto si verificano alcuni cambiamenti.
• Quando il verbo della proposizione reggente è alla 3a persona, la 1a e 2a persone singolari e plurali del discorso diretto diventano rispettivamente 3a singolare e 3a plurale, con i relativi pronomi personali e aggettivi possessivi
Paolo dice: «Io non sono d’accordo» ▶ Paolo dice che non è d’accordo
Paolo dice: «Tu non mi hai convinto» ▶ Paolo dice che Mario non lo ha convinto
Paolo dice: «State zitti, voi!» ▶ Paolo dice a Mario e a Giovanni di stare zitti
• Secondo la ➔consecutio temporum dei verbi, con il verbo reggente al passato si hanno le seguenti modifiche
Disse: «Parto» ▶ Disse che partiva
Disse: «Sono partito» ▶ Disse che era partito
Disse: «Partirò» ▶ Disse che sarebbe partito
• L’aggettivo dimostrativo questo diventa quello; gli avverbi di luogo qui, qua diventano lì, là; tra gli avverbi di tempo, ora diventa allora, oggi diventa quel giorno, ieri diventa il giorno prima, domani diventa il giorno dopo o l’indomani, fa diventa prima e così via
Disse: «Questo libro mi piace» ▶ Disse che quel libro gli piaceva
Disse: «Il libro sta qui» ▶ Disse che il libro stava lì
Disse: «Ora va bene» ▶ Disse che allora andava bene
Disse: «Oggi è festa» ▶ Disse che quel giorno era festa
Disse: «Ieri sono rimasto a casa» ▶ Disse che il giorno prima era rimasto a casa
Disse: «Domani sarà diverso» ▶ Disse che il giorno dopo sarebbe stato diverso
Disse: «Tre mesi fa era tutto nuovo» ▶ Disse che tre mesi prima era tutto nuovo
• Le ➔interiezioni, i vocativi, le formule di saluto e alcuni tratti colloquiali scompaiono, perché non possono essere riprodotti, se non con perifrasi
Disse: «Ehi, sta’ attento!» ▶ Gli disse di stare attento
Disse: «Oh caro amico, mi sei mancato» ▶ Disse che gli era mancato
Disse: «Buongiorno, il libro è arrivato» ▶ Salutò e disse che il libro era arrivato
Disse: «Mortacci tua!» ▶ Imprecò in romanesco.
Se il soggetto della proposizione reggente è lo stesso della subordinata, nella subordinata si può usare anche la forma implicita
Dice: «Sto benone» ▶ Dice di stare benone
Invece, quando i soggetti sono diversi, si usa la forma esplicita per evitare possibili ambiguità
Chiara dice a Mauro: «Vado a cucinare» ▶ Chiara dice a Mauro che (lei) va a cucinare
Se si fosse scritto Chiara dice a Mauro di andare a cucinare, il soggetto della subordinata sarebbe sembrato Mauro.