disdire (desdire; disdicere)
Nella forma riflessiva - attestata nella Commedia soltanto in Pg III 109 Quand'io mi fui umilmente disdetto - il verbo è sembrato significare " dir di no ", come, ad es., in Chiaro Tut〈t>o l'affanno 47. Ma l'eventuale ridondanza semantica di " scusarsi " (per cui cfr. Guittone Villana donna 1; G. Villani VIII 69) non si può escludere dall' ‛ umile ' risposta da D. rivolta all'anima di Manfredi, di cui il poeta aveva notato il gentile aspetto e che lo aveva esortato, non senza una certa energia, a porre mente se mai l'avesse visto sulla terra. In costruzione assoluta si trova in Fiore CLXXXIV 1 E se quell'uom desdir non si degnasse, / anzi dirà, per farla più crucciosa, / che n'ha un'altra ch'è sì amorosa / di lui, e CLXXXIX 12 E 'l geloso dirà: ‛ Va ' arditamente, / e mena teco buona compagnia ' / ... ma vede che desdir no gliel porìa. Il noto bisticcio ‛ dire '-‛ disdire ' (cfr. Bonagiunta Quando veggio 50 " Né non dico / né disdico "; Garzo Proverbi 37 " Dire per disdire / megli 'è a non dire "; Lambertuccio Frescobaldi Poi che volgiete 13 " non disdico: dico che le braccia / ciaschun giorno disbraccia / quel de la Mangna ") ritroviamo, anche se come contrasto non soltanto formale, in un sonetto di Cino da Pistoia a D. (Rime XCIV 1 ss. " Novellamente Amor mi giura e dice / ... Io c'ho provato po' come disdice / ... ciò che promette "), in cui d. significa " negare ", " rifiutare ", " ritrattare "; con tale valore in Rime LXXXVII 8 (v. DISDETTA). Fuori di questa opposizione semantica si ricordi d. in Neri Pugliesi Legg. di s. Giosafà VI 25 5 (" a gli amici di Dio mai non disdisse ").
Le cinque attestazioni del Convivio (IV VIII 11, 12 e 14) s'innestano in una serie di evidenti ricercatezze stilistiche, con le quali ben consuona la forma dell'infinito ‛ disdicere ': da distinguere è intra loro ‛ inreverente ' [e non ‛ reverente '...]... la inreverenza è disconfessare la debita subiezione... puote l'uomo disdicere la cosa doppiamente: per uno modo Quote l'uomo disdicere offendendo a la veritade, quando de la debita confessione si priva, e questo propriamente è ‛ disconfessare '; per un altro modo puote l'uomo disdicere non offendendo a la veritade... e questo è proprio ‛ negare ': sì come disdicere l'uomo sé essere del tutto mortale, è negare, propriamente parlando... io, che... a lo Imperio reverenza avere non debbo, se la disdico, inreverente non sono, ma sono non reverente.