DISERBANTI
. Sostanze chimiche di natura organica e inorganica usate in agricoltura per la lotta contro le erbe infestanti. La lotta contro le erbacce è fatta il più spesso con mezzi agronomici, ossia con lavori di preparazione e, soprattutto, di coltivazione (sarchiature, scerbature, ecc.) tempestivi e meccanizzati; impiego di sementi epurate, appropriati fertilizzanti (letami assai maturi, ecc.) nei rapporti dei caratteri fisicochimici del suolo; con consociazioni e avvicendamenti oculati, ecc. Tale lotta trae ausilio anche dall'uso di mezzi chimici e biologici. Prescindendo dai mezzi biologici, apparsi molto efficaci ancorché di applicazione eccezionale (può ricordarsi l'introduzione e la diffusione nell'Australia - Queesland e Nuova Galles del sud - di un insetto parassita dei fichi d'India [Opuntia spp.], il Cactoblastis cactorum, al fine di distruggere questi che nei territorî citati, in circa mezzo secolo, si erano moltiplicati spontaneamente su 60 milioni di acri), la lotta contro le erbe infestanti con mezzi chimici è nota da tempo. Infatti, da molti anni si conoscono diserbanti chimici di natura inorganica i quali all'azione fitotossica associano, caso per caso, funzioni diverse: fertilizzante, crittogamicida, insetticida. Essi hanno preceduto la serie dei fitotossici organici a impiego meno pericoloso per l'uomo o più spedito, decisamente selettivi, di natura fitormonica e non, preparati su larga scala in epoca recente.
Tra i diserbanti della prima categoria notiamo quelli di cui in appresso:
Più numerosa appare la serie degli erbicidi organici:
Sulla base della composizione chimica, gli erbicidi organici vengono distinti in gruppi e cioè: gruppo del 2,4-D; gruppo dei carbamati; gruppo dell'azoto eterociclico; gruppo dell'urea; gruppo dell'acido tricloroacetico; fuori gruppo (miscellanea). Il gruppo del 2,4-D comprende il 2,4-D propriamente detto, ossia l'acido 2,4-diclorofenossiacetico; l'MCPA (IV), vale a dire l'acido 4-cloro-2-metilfenossiacetico; il 2,4,5-T (V), precisamente l'acido 2,4,5-triclorofenossiacetico; il 2-(2,4,5-TP); ecc. Nel gruppo dei carbamati figura l'isopropil-3-clorofenilcarbamato, noto in commercio colla sigla ClIPC, e l'acido N-1-naftilftalamico (XII), conosciuto come Alanap-1, il cui sale sodico appare nell'Alanap-3, mentre la ftalimide di esso è nota come Alanap-2. Numerosi composti rientrano negli altri gruppi e tra essi il tricloroacetato di clorofenil-dimetilurea (Urox). Fra i diserbanti chimici selettivi di natura ormonica più diffusi, sono da citare il 2,4-D col suo derivato sodico (fenoxilene) e varî esteri; il metoxone (MCPA); il 2,4-DS o erbicida Crag, che può impiegarsi anche nel periodo della preemergenza giacché diviene fitotossico dopo che è stato immesso nel suolo. D'ordinario, il 2,4-D e composti similari non sono attivi contro le graminacee e un certo numero di altre monocotiledoni.
Pertanto, essi s'impiegano alle dosi medie di kg. 0,800-1,500 l'ha, alle opportune diluizioni, nella lotta contro le erbacce del frumento e del riso; lotta non esente da pericoli per i riflessi negativi che si possono avere sull'attività della microflora utile del terreno e sulla diffusione della macroflora pabulare, spontanea e coltivata, pertinente alle leguminose. E ciò a prescindere da elementi - ancora non del tutto favorevoli - d'ordine economico.
Bibl.: R. Ciferri, Diserbo, in Enciclopedia agraria italiana, III (1957); F. Crescini, Agronomia generale, Roma 1959; H. Martin, The scientific principles of crop protection, Londra 1959. Si veda poi la trattazione di C. C. Roan, Insecticides, fungicides and herbicides, in Handbook of food and agriculture, a cura di F. C. Blanck, New York 1955.