disfiorare
Appare una sola volta, in Pg VII 105 quel nasetto... / morì fuggendo e disfiorando il giglio, e significa " togliere i petali a un fiore ", ossia sciuparlo; essendo riferito ai gigli d'oro in campo azzurro della casa reale di Francia, indica la vergognosa colpa di Filippo III l'Ardito (nasetto), il quale " disonorò " lo stemma della sua dinastia fuggendo ingloriosamente dopo la sconfitta della sua flotta durante la guerra dei Vespri Siciliani (cfr. Anonimo). Molti antichi commentatori fraintendono il vocabolo a causa della buona fama in cui il re di Francia era tenuto; correttamente invece intende il Buti: " disfiorando il giglio imperò che fece vergogna alla Casa sua fuggendo in battaglia ". Singolare è l'interpretazione del Lana: " per la morte del preditto fo desfiorido 'l giglio... inperçò che li soi eredi sono e èno de vitiosa vitta ".
Nello stesso ambito semantico, il verbo è usato con figura etimologica, riferito al nome dei Fiorentini, anche da Guittone Lettere: " O mizeri mizerissimi disfiorati, ov'è l'orgoglio e la grandessa vostra...? O non Fiorentini, ma desfiorati e desfogliati e franti " (ediz. F. Meriano, Bologna 1923, p. 14).