disianza
Da ‛ disiare '; è forma che, rispetto al più diffuso ‛ disio ', D. accoglie molto parcamente dalla tradizione siculo-toscana (due attestazioni sicure, di cui una in rima). Esprime l'atto del desiderare, in Pd XXII 65 Ivi è perfetta, matura e intera / ciascuna disïanza; XXXIII 15 (cfr. Barbi, Problemi I 254), Rime dubbie XXIX 11; o il desiderio oggettivato, in Rime dubbie XXII 13 se vien che compia sua disianza; o il desiderio che è soprattutto attesa, in Pd XXIII 39 onde fu già sì lunga disïanza.