disiare (desiare; disirare)
Come ‛ desiderare ', che quasi di regola sostituisce in poesia e talvolta in prosa, esprime un moto appetitivo generato dall'amore; e ora si giova di un esplicito riferimento alla radice amorosa, come in Pd XV 66 'l sacro amore in che io veglio / con perpetüa vista e che m'asseta / di dolce disïar, e Rime CIV 100; ora la convoglia in un'accezione sinonimica di " amare ", come in If V 133 Quando leggemmo il disïato riso / esser basciato; Pd XXIII 4, Rime XL 10, LVIII 4. Il rapporto amore-desiderio si attenua in Pd V 86 poi si rivolse tutta disïante; Rime LXXXIII 126, Vn XIX 9 29 (ripreso in XIX 17), Detto 65; o scompare nel generico " desiderare ", che si esprime in assoluto, in Pd XXII 18 che disïando o temendo l'aspetta, e XXIII 14; o nel rapporto con il proprio oggetto, in If II 71 vegno del loco ove tornar disio, XXII 62, XXX 140, Pg III 40, XXIX 5, XXXIII 83, Pd III 73, V 119, XXVII 135, Vn XXXII 5 2, Rime LXX 7, CII 48, Cv III II 7, XV 3, IV VI 8, XV 13.
La forma ‛ disirare ' (da ‛ disire ') è presente solo in poesia, quasi costantemente in rima (l'unica eccezione è in Pd IV 72 come disiri, ti farò contento. Ripete le accezioni del più comune ‛ disiare ': con esplicito riferimento alla virtù apprensiva che provoca il moto appetitivo, in Pg XVII 128 Ciascun confusamente un bene apprende / nel qual si queti l'animo, e disira (cfr. anche Vn XLI 11 5 Quand'elli è giunto là dove disira; Pd II 125 al vero che disiri [come in I 83]; Pg VII 26 a veder l'alto Sol che tu disiri); o con riferimento alla radice amorosa del desiderare, in Pd VII 144 e la innamora / di sé sì che poi sempre la disira; Pg XV 104 Che farem noi a chi mal ne disira, ove la fonte " quibus odio sumus " (Val. Mass. Facta I VI c. 1) è tradotta, analiticamente, secondo la formula del mal che s'ama di Pg XVII 113; Detto 15 e 21. In Pd XXX 132 che poca gente più ci si disira, il Barbi interpreta " mancare ", e sostiene che a far fare a Beatrice quella constatazione " Dante fu mosso dalla credenza che la fine del mondo non fosse relativamente lontana ", come in Cv II XIV 13 (Problemi I 293-294). V. anche DESIDERARE.