disigillare
Per il prefisso negativo, il contrario di ‛ sigillare ' (v.), e quindi " aprire, togliere la forma del sigillo ". Usato una sola volta, in Pd XXXIII 64, in un paragone fortemente icastico, volto a indicare lo svanire di un ricordo: Così la neve al sol si disigilla: così la neve, sciogliendosi, abbandona la forma delle cose che aveva assunto e rilevato. La Crusca però spiega semplicemente " si disfa ", " si strugge ", " si scioglie ". Il Torraca vede nel verbo il senso di " trapelare liquefatta stilla a stilla ", con riferimento a Pg XXX 85-90. A sua volta il Mattalia nota: " si scioglie, rifà acqua; più esattamente: perde il suo ‛ sigillo ', quegli attributi specifici (freddo e colore) per cui è neve, restandone il nudo suggetto (cfr. Par. II, 106-108), la materia elementare ".