disintermediare
v. tr. Sottrarre all’attività di intermediazione; con particolare riferimento ai settori economico, finanziario e politico.
• «L’obiettivo è quello di disintermediare il più possibile l’offerta dei pacchetti ‒ dicono da EcVacanze ‒. Questo processo ha riflessi rilevanti anche in termini di contributi versati allo Stato. Riuscire infatti a massimizzare la vendita diretta, significa oltre che evitare il pagamento di una commissione importante alla Ota di turno, non delocalizzare la vendita di un servizio “made in Italy” ‒ perlopiù organizzato e fruito interamente in Italia ‒ ad una realtà che non paga i contributi nel nostro Paese. Per questo mettiamo a disposizione il nostro know how con l’obiettivo di migliorare l’offerta turistica nazionale. È un vantaggio per tutti, bando agli egoismi». (Maurizio Bologni, Repubblica, 1° settembre 2015, p. 10) • L’home banking ha disintermediato gli sportelli bancari, Amazon le librerie, e gli Ott i network televisivi, blockchain potrebbe farlo con i movimenti di danaro. Cosa succederà per la scelta di chi vogliamo che ci governi? Una cosa ormai dovrebbe essere acquisita: farlo con l’algoritmo dell’uno vale uno, conduce a risultati che è eufemistico dichiarare deludenti. (Franco Debenedetti, Sole 24 Ore, 9 novembre 2016, p. 24, Commenti e inchieste) • Il Movimento 5 Stelle prepara il programma pensando alle prossime elezioni. E sul blog apre alla discussione con gli iscritti un capitolo centrale, quello sul lavoro, con una mossa che mette seriamente in discussione il ruolo dei sindacati. Poche frasi, principi più che riforme vere e proprie. Come questo: «La presenza e l’incidenza del lavoratore nella governance della propria impresa va disintermediata». Cosa vuol dire? Disintermediare significa saltare o almeno limare il ruolo del sindacato nel rapporto fra lavoratore e azienda. Un termine usato anche da Matteo Renzi nella prima fase del suo governo, quando puntava dichiaratamente a ridurre il potere di Cgil, Cisl e Uil. Salvo poi virare verso la cara e vecchia concertazione in vista del referendum costituzionale di dicembre. Forse è anche questa assonanza a far nascere il caso. (Lorenzo Salvia, Corriere della sera, 11 aprile 2017, p. 6, Primo piano).
- Derivato dal v. intr. intermediare con l’aggiunta del prefisso dis-.
- Già attestato nell’Unità del 5 luglio 1974, p. 4, Economia e lavoro (R. S.).