dismagliare [dismaglie, in rima, II singol. pres. indic.]
In If XXIX 85 O tu che con le dita ti dismaglie. Erroneamente interpreta Benvenuto " spolias te maglis, idest maculis, cum unguibus digitorum ", soprattutto per non aver compreso l'incongruenza del dannato che con le unghie si toglie le macchie. Egli invece, come ben intese già il Buti, si leva " la scaglia, come si leva dal coretto maglia da maglia ". Fra i commentatori moderni, ancora impreciso l'Andreoli (" stracci il tessuto della tua pelle "); il Parodi (Lingua 266) spiega: " ti levi le maglie, le croste ", ed è ripreso dal Sapegno: " laceri e stacchi pezzo a pezzo le croste che ti ricopron la pelle, come le maglie di un'armatura ".