disneylandizzazione
s. f. L’enfatizzazione di elementi spettacolari tipici delle ambientazioni e dei personaggi disneyani.
• I responsabili dell’Ufficio del Turismo locale [di Akyoto] tentano invano di far capire ai visitatori stranieri che le geishe, le maiko e i loro clienti sono personaggi reali che vivono la loro vita, non comparse messe lì apposta per loro in una specie di Nippoland evocativa del buon tempo passato. Non si rendono tuttavia conto che la disneylandizzazione del turismo è purtroppo un trend inarrestabile che è stato lanciato proprio dai giapponesi e che ora gli si ritorce contro. (Renata Pisu, Repubblica, 8 aprile 2009, p. 39, Politica estera) • Il problema sta, come spesso accade, nella «comunicazione», vale a dire negli incentivi che dovrebbero invogliare i visitatori a rispettare le regole: per cominciare, lo slogan della campagna. Ahimè in latino: hospitum discrimina, barbarorum incuria (la differenziata è dell’ospite, l’indifferenziata del barbaro). Inizia qui, con questo dotto monito, quello che a mio giudizio rischia di essere il potenziamento di una tendenza già fin troppo visibile a Pompei, vale a dire la «Disneylandizzazione». (Eva Cantarella, Corriere della sera, 18 marzo 2013, p. 23, Cronache).
- Derivato dal nome proprio Disneyland con l’aggiunta del suffisso -izzazione.
- Già attestato nella Repubblica dell’8 dicembre 1989, p. 12, Cronache Italiane (M. L.).