disordinato
Ricorre tre volte nel Convivio, con i seguenti significati: " disadatto ", " non idoneo ": colui che è ordinato a l'altrui servigio dee avere quelle disposizioni che sono a quello fine ordinate, sì come subiezione, conoscenza e obedienza, sanza le quali è ciascuno disordinato a ben servire (I V 5); " privo d'ordine ", " sconvolto ": qualora il Primo Mobile, dal quale gli altri cieli dipendono, sospendesse il suo movimento, non sarebbe qua giù generazione, né vita d'animale o di piante: notte non sarebbe né die, né settimana né mese né anno, ma tutto l'universo sarebbe disordinato, e lo movimento de li altri sarebbe indarno (II XIV 17); " licenzioso ", " sregolato ": E però dice Salomone ne lo Ecclesiastes... " Guai a te, terra, lo cui rege è pargolo ", cioè non perfetto uomo: e non è pargolo uomo pur per etade, ma per costumi disordinati e per difetto di vita (IV XVI 5).