DISORIENTAMENTO
Perdita della nozione dei rapporti fra la propria persona e l'ambiente, che si verifica in diverse malattie mentali. Si può distinguere un disorientamento rispetto al luogo, al tempo, alle persone; e queste diverse forme non si presentano nello stesso grado: prevale invece or l'una or l'altra nelle diverse malattie; e anche diversa è la genesi del disorientamento di volta in volta. Negli stati confusionali le illusioni e le allucinazioni sconvolgono l'immagine della realtà, e la confusione delle idee ne impedisce la corretta elaborazione; gli ammalati perdono la nozione del tempo, non riconoscono i luoghi né le persone, vivono in un mondo fantastico, di sogno. Nelle psicosi dissociative (demenza precoce, schizofrenia) l'immaginazione, sbrigliata dai freni della critica, costruisce fantasticherie paradossali, che si contrappongono alla realtà senza peraltro annullarla; talvolta coesistono nella stessa mente come due registrazioni parallele: una corretta, sebbene frammentaria, l'altra strampalatissima e soggetta a continue metamorfosi; sicché gli ammalati a volte sembrano disorientatissimi, mentre poi possono anche dare indicazioni precise circa il tempo, i luoghi e le persone; oppure parlano nel modo più stravagante e insensato, mentre si comportano abbastanza correttamente, dimostrando d'essere abbastanza orientati. Caratteristico è il disorientamento nel tempo che si verifica nella demenza senile e in tutte le altre infermità in cui è grandemente indebolita la fissazione delle tracce mnemoniche: gli avvenimenti più prossimii sono dimenticati e si forma nel tempo una lacuna più o meno estesa, che viene sommariamente colmata da rappresentazioni fantastiche; il ricordo della vita risulta accorciato, gli ammalati denunziano un'età inferiore alla vera, annunziano propositi di matrimonio dimenticando d'aver moglie, parlano della carriera come principianti, dimenticando d'essere giubilati. Altro fattore di disorientamento è la confusione dei ricordi dei sogni con quelli degli avvenimenti reali. Ciò nonostante, il riconoscimento dei luoghi e delle persone può essere perfetto. Negli stati più gravi di demenza, il disorientamento può essere aggravato dal disgregarsi della nozione della propria personalità. In rari casi, per azione di gravi traumi, o per crisi epilettiche o isteriche, si può perdere il ricordo della propria personalità e della vita pregressa, mentre le impressioni nuove date dall'ambiente sono interpretate correttamente, ma come da una personalità nuova alla vita, benché adulta.