dispaiare
Torna sempre nella forma dispaia, e sempre in rima: con primaia, abbaia, callaia, anguinaia, ventraia. Il prefisso dis- dà al verbo il significato di " dividere ", " disgiungere " ciò che è unito: in If VII 45 Assai la voce lor chiaro l'abbaia, / quando vegnono a' due punti del cerchio dove colpa contraria li dispaia, è detto degli avari e dei prodighi che, in due schiere distinte, rotolano pesi col petto e percorrono ciascuna un semicerchio alle cui estremità incontrandosi s'insultano; in Pg XXV 9 così intrammo noi per la callaia, / uno innanzi altro prendendo la scala / che per artezza i salitor dispaia, è riferito al modo di procedere di D., Virgilio e Stazio che per l'angusto passaggio non avanzano di pari (Pg XII 1), a paro a paro (XXIV 93), ma uno dietro l'altro, in fila.
Nel senso di " rendere impari, sproporzionato ", e " deformare ", in If XXX 52 è detto, con " temeraria metafora " (G. Contini, Il c. XXX dell'Inf., in Lett. dant. 589), delle membra che la grave idropesì... dispaia.