dispari
Con valore di aggettivo compare due volte, sempre in forma ossitona e in rima (con famigliari / cari e avversari / amari): in Pg XXIX 134, legato ai due vecchi in abito dispari [secondo le diverse professioni e attività: Luca fu medico e Paolo esecutore del sinedrio], / ma pari in atto e onesto e sodo, che appaiono nel singolare corteo che accompagna il carro tirato dal grifone; in XIII 120 è detto della letizia... a tutte altre dispari, cioè " maggiore di neuna altra " (Ottimo), " impareggiabile ", di Sapia che assiste all'inseguimento dei Senesi da parte dei Fiorentini.
In senso proprio, con valore di sostantivo, s'incontra in Cv II XIII 18 Pittagora, secondo che dice Aristotile nel primo de la Fisica, poneva li principii de le cose naturali lo pari e lo dispari, considerando tutte le cose esser numero.