dispettoso (dispittoso; v. DISPETTO)
Aggettivo, nel significato attivo di " sprezzante ", " che nutre disprezzo ", in relazione al valore " disprezzo " di ‛ dispetto ', nell'italiano antico e nella lingua di Dante.
In If XIV 47 si riferisce al disprezzo di Capaneo verso Dio: chi è quel grande che non par che curi / lo 'ncendio e giace dispettoso e torto...? (ma Boccaccio: " segno di stizzoso e d'orgoglioso animo "); in Pg X 69, in riferimento a Micol dinanzi alla danza di David, sì come donna dispettosa e trista, traduce " et despexit eum in corde suo " (II Reg. 6, 16); in XVII 26 si riferisce ad Aman crocifisso. Si noti che l'aggettivo è sempre in coppia con altro aggettivo significativo: dispettoso e torto, dispettosa e trista, dispettoso e fero.
Anche in Fiore XCV 7 ha valore di " sprezzante ", " arrogante ": Ma elle non fur anche dispittose, / anz'eran caritevoli e pietose.