dispnea
Sensazione soggettiva di difficoltà a respirare; rappresenta uno dei sintomi principali delle patologie dell’apparato cardiorespiratorio. La sensazione di d. insorge quando vi è attivazione eccessiva o anormale dei centri respiratori del tronco encefalico. Ciò può accadere per stimolazione meccanica di recettori presenti nelle vie aeree, nel polmone, nei muscoli respiratori, nella gabbia toracica, ma anche per stimolazione chimica dei chemocettori localizzati a livello cerebrale e a livello del bulbo aortico e carotideo (nel caso di patologie che determinano ipossia o ipercapnia).
In base all’eziologia la d. può essere distinta in d. cardiaca, d. respiratoria e d. psicogena, La prima può essere dovuta a patologie che interessano il pericardio, il miocardio, l’endocardio, le valvole cardiache e i grossi vasi. La d. respiratoria può derivare da patologie che interessano il sistema nervoso centrale e periferico, la gabbia toracica, i muscoli respiratori, la pleura, il circolo polmonare, il parenchima polmonare e le vie aeree. La d. psicogena consiste in una condizione di iperventilazione correlata a uno stato di ansia.
In base alla modalità di insorgenza la d. può essere distinta in acutissima (per es., ingestione di corpo estraneo, pneumotorace), acuta ( per es., polmonite), cronica (per es., scompenso cardiaco cronico, BPCO o BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva), ricorrente (per es., asma bronchiale). Nelle patologie cardiorespiratorie croniche, la d. si manifesta dapprima solamente durante lo sforzo (d. da sforzo) e successivamente, a mano a mano che la patologia sottostante si aggrava, è presente anche a riposo (d. a riposo). A seconda della fase del ciclo respiratorio in cui si verifica, la d. può essere distinta in d. inspiratoria (per es., patologie della glottide e della laringe), d. espiratoria (per es., BPCO) e d. mista (per es., asma bronchiale grave).
La d. parossistica notturna è la d. che insorge bruscamente durante la notte, svegliando il paziente e costringendolo a mettersi seduto; l’ortopnea è la d. che compare con decubito supino. Queste due forme di d. sono tipiche dell’insufficienza ventricolare sinistra. La d. che compare in decubito laterale destro o sinistro può indicare la presenza di versamento pleurico. La platipnea è la d. che si verifica in stazione eretta e migliora in posizione supina, suggerendo la presenza di alterazioni polmonari di tipo vascolare.
L’approccio diagnostico prevede una valutazione complessa basata sulle caratteristiche della d., i dati anamnestici (presenza di patologia polmonare o cardiaca di base), i sintomi associati (tosse, espettorazione, dolore toracico, ecc.), l’esame obiettivo e l’esecuzione di indagini strumentali, quali ECG, ecocardiografia, spirometria, radiografia del torace e, in taluni casi, test da sforzo cardiopolmonare.