dissimulazione
Figura retorica che si avvale di un procedimento simile all'ironia: si ha, infatti, quando le parole sono a una persona e la 'ntenzione è a un' altra (Cv III X 6; cfr. Cic. De Orat. II LXVII 269 " Urbana etiam dissimulatio est, cum alia dicuntur ac sentias "). Il termine compare soltanto in Cv III X 7, dove D. stabilisce alcuni casi in cui è opportuno ricorrere alla d. come mezzo di fraterna e utile correzione, e la paragona a l'opera di quello savio guerrero che combatte lo castello da uno lato per levare la difesa da l'altro, che non vanno ad una parte la 'ntenzione de l'aiutorio e la battaglia (§ 8). Della d. è già un cenno indiretto in Cv II XI 6, a proposito del commiato rivolto alla canzone: ché a la canzone vanno le parole, e a li uomini la 'ntenzione.