distante
In funzione aggettivale equivalente a " lontano ", " discosto ", la voce compare in Cv IV XVI 8 E questo è quando in esso [circulo] è uno punto lo quale equalmente distante sia da la circunferenza. Nello stesso significato proprio il termine compare in Cv III V 8 e sette volte nella Commedia, precisamente in Pg XXIX 71, Pd IV 1, XXI 107, XXII 150, XXIII 116, XXVIII 25 e 36. Particolare attenzione merita il passo di Pd IV 1 Intra due cibi, distanti e moventi / d'un modo, pria si morria di fame, / che liber'omo l'un recasse ai denti, dove forse è un resto di valore participale. Il passo deriva da Tomm. Sum. theol. I II 13 6 3 " si aliqua duo sunt penitus aequalia, non magis movetur homo ad unum quam ad aliud; sicut famelicus, si habet cibum aequaliter appetibilem in diversis partibus, et secundum aequalem distantiam, non magis movetur ad unum quam ad alterum ". Notevole anche Pd XXI 107 Tra ' due liti d'Italia surgon sassi, / e non molto distanti a la tua patria, dove il termine appare costruito con la preposizione ‛ a '.