DISTRETTO MILITARE
. E quella suddivisione di territorio nazionale italiano sulla quale ha giurisdizione l'organo militare chiamato Comando di distretto militare, per tutto quanto concerne le operazioni di leva (v.) e il servizio militare degli ufficiali inferiori, dei sottufficiali e dei militari di truppa in congedo, nati o residenti in quella parte di territorio. Presentemente si hanno 100 distretti militari, distinti a seconda della loro importanza in cinque classi. In linea generale il territorio distrettuale coincide con quello provinciale della circoscrizione amministrativa, salvo alcune eccezioni che sono state consigliate da considerazioni di ordine operativo o di mobilitazione. Il territorio di ciascun distretto è suddiviso in "zone militari".
Il comando di distretto militare ha il seguente ordinamento: il comandante; un ufficio comando, che tratta tutte le questioni di carattere generale; un ufficio reclutamento e mobilitazione, per gli studî e i provvedimenti relativi al reclutamento, alla mobilitazione, ai richiami di classi, ecc.; un ufficio d'amministrazione; un reparto distrettuale, di costituzione e forza proporzionati all'importanza del distretto (da un battaglione di due compagnie, per il distretto di Roma, a un plotone, per i distretti di 5ª classe) ed avente principalmente i seguenti compiti: fornire al Comando del distretto e ai comandi di grandi unità, risiedenti nella stessa località sede del comando del distretto, il personale di truppa ad essi occorrente (scritturali, dattilografi, ordinanze d'ufficio, ecc.); provvedere all'amministrazione e alla disciplina delle reclute e dei richiamati, durante il tempo in cui rimangono presso il comando del distretto. Al momento della loro costituzione (1870) vennero affidate ai comandi di distretto le operazioni relative al reclutamento e alla mobilitazione delle classi di leva. I primi distretti furono 45, e sostituirono i 69 comandi militari di provincia. In seguito, essendo passate ai "depositi reggimentali" le attribuzioni di mobilitazione (tranne quelle relative alla costituzione, in caso di mobilitazione, di reparti di milizia territoriale di fanteria e di plotoni speciali, per la requisizione dei quadrupedi e dei veicoli), venne stabilito che i distretti funzionassero solamente per il reclutamento. Nel 1923 l'ordinamento dei distretti fu modificato. Attualmente i comandi di distretto provvedono al servizio matricolare e alla sistemazione della forza in congedo. Cosicché, oggi, gli ufficiali inferiori, i sottufficiali e i militari di truppa di qualsiasi classe, nati o risiedenti nel territorio di un distretto, sono in forza al comando di quel distretto ed esclusivamente ad esso debbono far capo per tutte le questioni relative al loro servizio militare nell'esercito.