distributivo
Solo in Cv IV XI 6 Dico che la loro imperfezione [delle ricchezze] primamente si può notare ne la indiscrezione del loro avvenimento, nel quale nulla distributiva giustizia risplende, ma tutta iniquitade quasi sempre, la quale iniquitade è proprio effetto d'imperfezione. Nel passo il termine, impiegato nella locuzione distributiva giustizia, è calco dell'aristotelica distributiva iustitia (di cui si parla in Eth. nic. V 5-6, 1131a 1 ss.) che è quella che presiede alla distribuzione di ricchezze, onori e beni in proporzione ai meriti di ciascuno (v. GIUSTIZIA). Qui D. fa rilevare come tale tipo di giustizia è ignoto alla fortuna, la quale non elargisce secondo i meriti. Si veda, a conferma del passo, nello Specchio di Croce di D. Cavalca (XXX dell'ediz. 1738): " La giustizia è in tre modi, ovvero si divide in tre parti, cioè in giustizia vendicativa, che sta in punire; in giustizia commutativa, che sta in non ingannare e satisfare li debiti, e in giustizia distributiva, che sta in distribuire il bene ed il male ed onore e vergogna a ciascheduno secondo che è degno ".