distrofia
Crescita anomala di un tessuto dovuta ad alterazioni genetiche, disturbi vascolari o insufficiente apporto nutritivo. Tutti i tessuti, sia quelli più rappresentati (cutaneo, mucoso, nervoso, osseo, adiposo e connettivo), sia quelli più specializzati (dal mammario, retinico, corneale e così via, fino all’ungueale), possono andare incontro a eventi distrofici che ne determinano la degenerazione. Le forme di distrofia più conosciute sono comunque le distrofie muscolari, un gruppo di malattie geneticamente determinate, caratterizzate clinicamente dal coinvolgimento primitivo e progressivo della muscolatura scheletrica che può associarsi a compromissione del sistema nervoso centrale e periferico e dell’occhio. Studi di genetica e biologia molecolare hanno individuato dapprima i loci molecolari e poi identificato una serie di proteine o enzimi, la cui carenza o alterazione è responsabile delle diverse forme di distrofia muscolare. Pertanto, la classica nomenclatura clinico-genetica delle distrofie – che le suddivide in distrofie muscolari legate al cromosoma X, distrofie muscolari autosomiche recessive e distrofie muscolari autosomiche dominanti – è stata ulteriormente elaborata da un approccio nosografico basato su criteri genetico-molecolari. Attualmente si possono perciò considerare: (a) forme dovute ad alterazioni genetiche riguardanti proteine che compongono il sarcolemma e/o la membrana basale (MB) e la matrice extracellulare (ECM, Extracellular matrix) delle fibre muscolari (distrofina, emerina, sarcoglicano, calpaina-3, disferlina, miotilina, laminina α2 o merosina, integrina α7, collagene 6, miotilina, telethonina, TRIM32, titina e selenoproteina N1); (b) forme legate a difetti genetici riguardanti le proteine enzimatiche fukutina, Fukutin-related-protein (FKRP) e vari tipi di glicosiltransferasi, tutte coinvolte nella glicosilazione (meccanismo biochimico che regola molte attività cellulari e attraverso il quale vengono aggiunti dei gruppi glucidici a una proteina) dell’α-distroglicano, una proteina legata alla distrofina; (c) forme dovute ad anomala riparazione del sarcolemma; (d) forme dovute ad assenza di caveole; (e) forme dovute a danno nucleare da laminopatia, RNA tossico e apoptosi; (f) forme dovute a danneggiamento dei miofilamenti.
→ Cellula. Matrice extracellulare