disunarsi
Verbo coniato da D., che lo usa una sola volta, in Pd XIII 56 quella viva luce... sì mea / dal suo lucente, che non si disuna / da lui né da l'amor ch'a lor s'intrea, per indicare l'unità inscindibile della Trinità: il Figlio emana (mea) dal Padre (dal suo lucente) in modo tale che non si separa da lui (non cessa di essere uno con lui, non si disuna), né dallo Spirito Santo (da l'Amor) che si unisce a loro come terza persona (che a lor s'intrea). La parola, insieme con il contiguo neologismo intrea, mette in evidenza in modo fortemente sintetico e incisivo il mistero trinitario; assume particolare efficacia dall'essere posta in rima.