• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

DIU

di Cesare CALCIATI - Carmine CIALFI - Camillo MANFRONI - - Enciclopedia Italiana (1932)
  • Condividi

DIU (A. T., 93-94)

Cesare CALCIATI
Carmine CIALFI
Camillo MANFRONI

Isola e città dell'India, colonia portoghese, situata a 20°43′ N. e 71°2′ E. presso la costa meridionale della penisola di Kathiawar, dalla quale è separata da uno stretto canale paludoso, praticabile solo dalle barche da pesca. Ha una superficie di 52 kmq. e una popolazione di 13.845 ab. (1921), di cui circa 340 cristiani. Il clima è generalmente secco e soffocante, il suolo arido e povero d'acqua, alla quale si provvede con cisterne. La città, che sorge all'estremità orientale dell'isola, ebbe in passato un notevole traffico commerciale con le coste dell'India dell'Arabia, dell'Africa e industrie specialmente tessili, assai apprezzate; oggi si trova in sensibile decadenza, e soltanto rimane attiva l'industria della pesca fra la popolazione impoverita. Una costante corrente emigratoria si mantiene verso le coste del Mozambico. Diu possiede un forte costruito dai Portoghesi, memorabile per gli assedî sostenuti nel sec. XVI; il magnifico collegio eretto dai gesuiti nel 1600 è oggi convertito in cattedrale. Oltre Diu, nell'isola ci sono tre grandi villaggi: Monakbara, Bachawara e Nagwa.

Storia. - Agl'inizî del sec. XVI la città apparteneva al sultano Mahmūd Shāh. Quando nel 1510 Alfonso dì Albuquerque ebbe costruito la fortezza di Gôa e ricevuto l'omaggio dei sovrani di Calicut e d'altri da lui vinti, sembra che le relazioni portoghesi col sultano di Diu s'intorbidassero. Martin Alfonso de Sousa sottomise gran parte della penisola tra i due golfi e ottenne il permesso di costruire a Diu un forte. Gl'Indiani musulmani tentarono due volte (1539 e 1535) di ritogliere ai Portoghesi quel possesso, ma furono respinti.

Gli Olandesi più tardi riuscirono a ottenere il favore delle popolazioni, ma, se i loro sforzi diedero buoni risultati nelle provincie confinanti, a Diu non approdarono ad alcun risultato e la città rimase in possesso dei Portoghesi.

Nel sec. XVII la città fu attaccata e saccheggiata dal sultano di Mascate. Grande ricchezza era per l'isola il commercio dell'oppio, donde grande gelosia degl'Inglesi, che dopo la notissima guerra dei Sikhs (I845-49), poterono attirare a sé il monopolio della droga.

Bibl.: L. D. P., Les colonies portugaises, Lisbona 1908, p. 9 seg.; Ch. De Lannoy e H. Vander Linden, Histoire de l'expansion coloniale. Portugal et Espagne, Bruxelles 1907, p. 177 seg.

Vedi anche
Francisco de Almeida Ammiraglio portoghese (Lisbona 1450 circa - Baia della Tavola 1510); figlio di Lapo 1º conte di Abrantes; combatté in Spagna contro i Mori; inviato a sostituire Tristan da Cunha (1505), s'impadronì di Kilwa e poi di Mombasa, catturando immensi tesori; giunto in India, costruì fortificazioni e di suo ... Mozambico (port. Moçambique) Cittadina del Mozambico (14.000 ab. ca.), di cui fu capitale fino al 1897. Sorge su un’isoletta corallina situata nella Baia di Mossuril, a circa 5 km dal continente. La città, che conserva il suo aspetto del 16° sec., fu fondata nel 1508 dai Portoghesi come stazione fortificata e ... gesuiti Religiosi appartenenti alla Compagnia di Gesù (Societas Iesu), ordine di chierici regolari fondato da s. Ignazio di Loyola. Gli inizi della Compagnia risalgono al 1534 quando s. Ignazio con P. Fabro, Francesco Saverio, D. Laínez, A. Salmerón, S. Rodríguez, N. Bobadilla, gettò a Parigi le prime basi della ...
Tag
  • ALBUQUERQUE
  • PORTOGHESE
  • MOZAMBICO
  • KATHIAWAR
  • BRUXELLES
Vocabolario
eziandìo
eziandio eziandìo cong. [comp. del lat. etiam «ancora» e diu «a lungo»], ant. – Anche, altresì, persino: e. per le cose significate (Dante); saranno e. privati della speranza (Leopardi).
diuturno
diuturno agg. [dal lat. diuturnus, der. di diu «per lungo tempo»], letter. – Di lunga durata e continuità nel tempo: con d. fatiche. ◆ Avv. diuturnaménte, per lungo tempo, in modo continuato e durevole.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali