diventare
Il verbo ricorre nell'opera di D. con minore frequenza rispetto al sinonimo ‛ divenire ' (quindici volte nella Commedia, quattro nelle Rime e solo una volta nella prosa): sempre nell'accezione, comune già nella lingua del Duecento, di " trasformarsi " o " farsi ", in senso proprio o figurato. Per quanto semanticamente univoco (a differenza del suo sinonimo), è possibile distinguerne l'uso in rapporto ad alcune indicazioni complessive. Indica infatti diversi processi di metamorfosi (If XXV 116 Poscia li piè di rietro, insieme attorti, / diventaron lo membro che l'uom cela; Rime CII 26 per algente freddo / l'acqua diventa cristallina petra; Cv III Amor che ne la mente 36 (ripreso in XIII 11) ne mandan messi al cor pien di desiri, / che prendon aire e diventan sospiri) e, più spesso, mutamento accidentale, sia fisico (Pg XXVII 39 allor che 'l gelso diventò vermiglio) che morale (Vn XXXIX 10 10 Questi penseri, e li sospir ch'eo gitto, / diventan ne lo cor sì angosciosi...): cfr. anche Cv III VII 3, Pg III 141, V 97, XXV 93, Pd VI 85, XXV 120, XXXIII 100, e Fiore CI 3. Talora indica mutamento dell'aspetto fisico come riflesso di stato d'animo mutato (Pg IX 41 diventa' ismorto, / come fa l'uom che, spaventato, agghiaccia; cfr. II 69, Vn XXXI 14 52), nonché, direttamente, sviluppo di condizione morale: Pg I 6 e canterò di quel secondo regno / dove l'umano spirito si purga / e di salire al ciel diventa degno (cui va accostata l'indicazione di uno sviluppo etico-pratico, in Pg VI 125 un Marcel diventa / ogne villan che parteggiando viene, e XIV 58 Io veggio tuo nepote che diventa / cacciator di quei lupi...). Esatto equivalente di " farsi " (" disporsi in forma di ") è in Pd XVIII 80 sante creature / ... faciensi / or D, or I, or L in sue figure. / Prima, cantando, a sua nota moviensi; poi, diventando l'un di questi segni / ... s'arrestavano; " farsi ", " attuarsi " è infine il significato del verbo in Pd XX 78 l'etterno piacere, al cui disio / ciascuna cosa qual ell' è diventa, quali che siano le particolari interpretazioni teologiche di questa definizione di Dio. V. anche DIVENIRE.