diversificare
Il verbo (il cui uso è documentato a cominciare almeno dai primi anni del Trecento nel senso di " distinguere ", " rendere diverso ": cfr. fra Giordano da Pisa, cit. in Crusca) è usato da D. una sola volta, nella prosa del Convivio, con valore intransitivo e senza particella pronominale, nel significato di " differenziarsi ": IV XXIII 3 questo seme divino [la nobiltà] ... ne la nostra anima incontanente germoglia, mettendo e diversificando per ciascuna potenza de l'anima, secondo la essigenza di quella. Significato che risulta ribadito metaforicamente nel periodo che segue, mediante l'uso di ‛ dibrancarsi ' (in conformità con la metafora del seme): Germoglia dunque per la vegetativa, per la sensitiva e per la razionale; e dibrancasi per le vertuti di quelle tutte, dirizzando quelle tutte a le loro perfezioni.
V. DIVERSITADE; DIVERSO.