diversita culturale
diversità culturale locuz. sost. f. – Varietà di valori, di natura sociologica, etica, religiosa ed etnica, derivanti dai diversi usi della biodiversità e riferibili alla cultura materiale delle popolazioni. Il 2 novembre 2001, nel corso della 31ª sessione della Conferenza generale dell’UNESCO svoltasi a Parigi, è stata emanata la Dichiarazione universale della diversità culturale. Il testo, cui gli stati membri delle Nazioni Unite sono stati invitati ad aderire in vista di una normativa internazionale posta a tutela, riconosce nella diversità tra le culture un patrimonio comune dell’umanità dal valore inalienabile, accostandola in tal modo alle biodiversità presenti in natura. La Dichiarazione, che individua nella diversità e nel pluralismo culturale un fattore di sviluppo e di democrazia, sottolinea la necessità della tolleranza, della coesione e delle pari opportunità di accesso alle nuove tecnologie in quanto mezzi irrinunciabili di espressione. In partic., viene messo in risalto il legame tra d. c. e creatività, evidenziando «la specificità dei beni e dei servizi culturali, che, in quanto portatori di identità, di valori e di senso, non devono essere considerati delle merci o beni di consumo» (art. 8). Tale dibattito, che era nato intorno al concetto di eccezione culturale nel secondo dopoguerra estendendosi poi al tema più ampio della diversità, si è infatti focalizzato fin dagli inizi sulla possibilità che le produzioni artistiche dei vari paesi (tra cui il cinema e gli audiovisivi hanno una posizione centrale) vengano sottratte ai principi del mercato e del libero scambio sul piano internazionale. Le questioni in campo riguardano dunque la necessità di proteggere prodotti che non sono semplici beni di consumo, difendendo la proprietà intellettuale e artistica tramite il copyright e sostenendo le produzioni artistiche delle varie nazioni attraverso l’elargizione di finanziamenti pubblici. Se gli Stati Uniti non hanno aderito alla Dichiarazione, che ha ricevuto una tiepida accoglienza anche in Gran Bretagna, gli stati europei si sono in generale schierati a favore, accettando l’invito contenuto nelle Linee essenziali di un piano d’azione che l’Unesco ha allegato alla Dichiarazione per incoraggiarne l’applicazione nei diversi paesi. In Italia, in partic., il 23 giugno 2005 si è svolta l’Assemblea costituente della Coalizione italiana per la diversità culturale, che ha visto la partecipazione di varie istituzioni della cultura. Tale iniziativa è nata per volontà dell’Associazione nazionale autori cinematografici in sinergia con la Società italiana autori ed editori (SIAE), con la Fondazione nazionale accademia di Santa Cecilia e con l’Istituto italiano per gli studi filosofici, con l’intento esplicito di favorire il dibattito e appoggiare il progetto dell’UNESCO.