diversitade (diversitate)
Il sostantivo ricorre otto volte nella prosa di D. e una volta nel Fiore. L'uso dantesco rientra nei due significati prevalenti che d. ebbe nella lingua del tempo e che sono tuttora vivi.
Vale " differenza ", " varietà ": Vn XIII 10 ne la prima [parte] dico... che tutti li miei pensieri sono d'Amore; ne la seconda dico che sono diversi, e narro la loro diversitade (dove il significato è piuttosto quello di " varietà ": cfr., al § 8 1-2, Tutti li miei penser... / hanno in lor sì gran varietate); Cv III II 4 Ciascuna forma sustanziale procede da la sua prima cagione, la quale è Iddio... e non ricevono diversitade per quella, che è semplicissima, ma per le secondarie cagioni e per la materia in che discende (qui il significato è piuttosto quello di " diseguaglianza ", come risulta anche dal passo del Liber de causis [lect. 20] su cui poggia l'affermazione dantesca: " Quod est quia recipientia bonitates non recipiunt aequaliter: immo quaedam eorum recipiunt plus, quaedam vero minus ").
" Divergenza ", " discordanza ", " contrasto ": l'occorrenza più ovvia in questa accezione è in Cv IV X 9 dico che le divizie... non possono dare nobilitade; e, a mostrare maggiore diversitade avere con quella, dico che non la possono torre a chi l'ha. Dare non la possono, con ciò sia cosa che... siano vili, e per la viltade siano contrarie a la nobilitade (dove la nozione di " differenza " si precisa in quella di " contrarietà "). Più complessa, semanticamente, la ricorrenza del termine con riferimento alla seconda e terza strofa della canzone Voi che 'ntendendo (Cv Il): nel primo verso, narro la qualitade di queste diversitadi secondo la loro radice, ch'erano dentro a me; poi narro quello che dicea l'una e l'altra diversitade (II VII 2), dove con il termine astratto si allude ai due diversi e contrastanti pensieri amorosi (cfr. VII 7 e 9), mentre più oltre (VIII 1 Ora ch'è mostrato come e perché nasce amore, e la diversitade che mi combattea...) il termine indica senz'altro " diversità " o " contrarietà " dei due pensieri d'amore.
" Crudeltà ", " fierezza ": in questa accezione, non estranea all'uso dugentesco, il sostantivo ricorre nel Fiore CCIX 5 Vergogna sì venne contra Pietate / ... e quella... / sì s'apparecchia a mostrar sua bontate, / ché ben conosce sua diversitade. V. DIVERSAMENTE; DIVERSO.